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Il cielo rosso è nostro

by Egon

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1.
Dissolvenza 05:13
le onde del mare il calore del sole le parole dissolvono lungo la stretta via della luce il soffio del vento la danza della notte le parole dissolvono lungo la linea dei tuoi occhi vedo anche se ho chiuso le palpebre sento anche se non parli più con me il mare il sole il vento la notte non esistono più le parole dissolvono lungo la linea dei tuoi occhi le parole dissolvono ogni cosa… ti vedo, anche se ho chiuso le palpebre ti sento, anche se non parli più con me
2.
Immobile 03:46
non ci sono più le onde il mare è uno specchio d’acqua calmo e incurante del sole non ci sono più le onde il mare non è più increspato e le vele restano ammainate nessuna barca nessun movimento tutto è immobile non ci sono più le onde
3.
Onirico 02:41
di quanti colori è fatta la terra? innumerevoli. il blu, che squarcia il cielo e il mare il nero, che oltrepassa la notte e le ombre l’indaco e l’ocra, che disegnano i fiori e le spighe ma il rosso? come il sangue come le sfumature dell’alba e del tramonto come l’incandescente lava il fuoco Marte i sogni la Rivoluzione le labbra come allucinazioni oniriche in attesa del tuo sguardo
4.
Dry 04:35
strange days along the water black eyes dried by the sun maybe these eyes will die maybe these eyes will live, again... il ponente porterà via ogni cosa il mare la ingoierà la sabbia la soffocherà strange days along the water black eyes dried by the sun maybe this night will not die fast maybe these eyes will live, forever…
5.
Il Sogno 04:23
silenzi ci cullano lontano da noi altrove in presenti impensabili in luoghi accoglienti dove un abbraccio è un’eternità ma l’eternità non dura che un attimo. respiri ci portano dentro di noi altrove in posti sconosciuti in un tempo mai trascorso dove avvinghiati l’un l’altro il profumo della nostra pelle ci renderà per sempre immortali
6.
era un fresca sera d’estate sotto il chiarore della luna senza meta, senza destinazione immobile il tempo e lo spazio la cornea catturava l’intensità della luce e rifletteva il suo ego di un’immensità travolgente era una fresca notte d’estate sotto il chiarore della luna senza limiti, senza più confini immobile il tempo e lo spazio la cornea catturava gli ultimi istanti di luce e sprigionava nell’ombra il suo ego di un’avvolgente immensità stratificato in vortici rossi sollecitazioni elettriche correvano nel nervo ottico sollecitazioni oniriche si addentravano in fondo all’iride
7.
il viaggio ha inizio. in fondo alla strada il sole a picco sull’asfalto crea miraggi sfuocati a tratti densi, quasi reali a tratti insoliti, irriconoscibili, le sonorità di “push the sky away” divampano nell’auto in viaggio verso il punto più estremo del continente dove rossi tramonti rapiscono l’anima. the red sky is ours the red ocean is waiting the darkest red will be our bride eccoci arrivati. si scorge oltre il mare la terra il caldo incombe, ma la vista è rapita dall’orizzonte una barca aspetta sul molo, con il suo Caronte che fuma una sigaretta, a traghettare l’anima oltre il mare per approdare sulla costa opposta verso il punto più estremo del continente dove rosse aurore annientano gli occhi. the red sky is ours the red ocean is waiting the brightest red will be our groom

about

Egon:
Marco Falchi - voce e chitarre
Francesco Pintore - basso
Marcello Meridda - batteria

prodotto dalla MizarElektricWaves e Marco Falchi
produzione artistica di Marcello Meridda e Egon

Testi e Musiche di Marco Falchi
Arrangiamenti Egon

Baile Flamenco, Palmas y Jaelo in Onirico di Carla Temussi e Anna Marras

Registrato e Mixato da Maurizio Pinna al SoundRoom di Alghero (SS)
www.facebook.com/MaurizioHD
soundroom@tiscali.it

Mastering di Giuseppe Zaccaria al Rome Studio di Roma
romemasteringstudio@gmail.com


Egon
FACEBOOK | fb.me/EgonMusic

MizarElektricWaves
FACEBOOK | fb.me/mizarelektricwaves
CATALOGO | goo.gl/iz8v7r
YOUTUBE | goo.gl/nWuCw3
MAIL | mizarelektricwaves@gmail.com

credits

released December 30, 2016

IMPATTO SONORO - www.impattosonoro.it/2016/12/23/speciali/veyl-rotadefero-egon-the-giant-undertow-diario-dellantigenesi-28/
"...il folk amaro macchiato di post-punk degli Egon.
Una oscurità sonora che si spinge tra il folk più sperimentale e l’energia amara del post punk. Un viaggio composto da sette canzoni che scorrono via troppo velocemente pur non durando per niente poco."

ROCKIT - www.rockit.it/recensione/36781/egonband-il-cielo-rosso-e-nostro
"Egon ci propone come primo album “Il cielo rosso è nostro”, un apripista non scontato, ricercato ed enigmatico.
"Il cielo rosso è nostro" ci mostra lo sforzo mai sopito dell'uomo nel cercare di cucire il tempo addosso di fronte a una vita fugace e precaria che tramuta gli spazi in vuoti e i sorrisi in lamenti. "

KALPORZ - www.kalporz.com/2017/02/egon-il-cielo-rosso-e-nostro-mizar-electric-waves-2017/
"È un esordio discografico promettente quello dei sassaresi Egon. Si tratta di un dark-rock dalla forte ambizione cantautorale, capace di tingersi di pennellate folk e di un leggero sperimentalismo noise che si innesta in maniera efficace in mezzo alle trame compositive asciutte ed essenziali dei 7 brani."

UNDREGROUND EXPERIMENT - www.undergroundexperiment.it/recensioni/162-egon.html
"Il cielo rosso è nostro è il primo disco degli Egon, sette tracce di rock (post rock, wild rock, vedete voi) maturo ed equilibrato, dove la disarmonia, diciamo la dissonanza, accompagna spesso l’ascoltatore senza disturbarlo. Oppure: non c’è nessuna disarmonia, ma un’armonia inquieta, mai retorica.
Gran bel disco, consigliato ai darkettoni, ai punk più intellettuali, ai rocker."

INDIEPERCUI - indiepercui.altervista.org/egon-cielo-rosso-nostro-autoproduzione/
"Tuffi profondi in dissolvenza in grado di rispecchiare parabole ascendenti nei confronti di un disco in completa evoluzione contagiosa che si esprime nell’attimo dopo l’attesa, si esprime in un insostenibile bisogno dichiarato di passare dalla luce al buio, dal momento del crepuscolo fino alla nuova alba ed è qui che i nostri Egon si collocano, là dove c’è la notte più scura, cupa e nera, là dove ci si perde per poi ritrovarsi"

ROCKGARAGE - www.rockgarage.it?p=57821
"Egon è un nuovo progetto musicale, un progetto che tende a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il rock non è solo incazzato o calmo, così come è altrettanto vero che nella vita non esiste solo il bianco e il nero. Alternative rock potremo dire ma di sicuro oscuro"

DISTORSIONI - www.distorsioni.net/…/fermop…/il-cielo-rosso-e-nostro
"Il sound si muove con disinvoltura tra post punk e folk, con atmosfere cupe e luci a intermittenza, dissolventi, come nel brano d’apertura, Dissolvenza, singolo dell’album dove si respira un’aria dark e malinconica."

DARKROOM - www.darkroom-magazine.it/ita/108/Recensione.php?r=3882
"Un esordio disegnato con cura estetica e sonora ricercate e ben amalgamate, segno di una band che sa già - con una prima uscita eloquente - quello che vuole comunicare e suscitare in chi la approccia."

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about

Egon Sassari, Italy

Gli Egon nascono nel 2015 a Sassari, nel nord Sardegna, il loro nome è ispirato al pittore espressionista austriaco Egon Schiele e alle sue opere, la loro musica si colora di sfumature dark, noise e folk con trame e gradazioni di black e doom.

Egon è oscurità luminescente, pregnante di sonorità elettriche, che si nutre di luce per alleviare il buio e urla al cielo per capovolgerlo alla terra.
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